giovedì 25 settembre 2014

No Jerim B. Pischedda: Tacito Non Scrisse Di Gesù

Richard Carrier ha dimostrato nel suo articolo da poco sottoposto alla peer-review (e che avevo già letto nel capitolo 20 del suo Hitler Homer Bible Christ  ) che

''non è credibile che Tacito sapesse di un tale enorme evento di persecuzione, ma tutti i successivi cristiani non abbiano alcuna conoscenza di esso per oltre duecento anni''
(Hitler Homer Bible Christ, mia libera traduzione, pag. 385).

Per dimostrarlo, come avevo spiegato, divide l'evidenza a favore di tale affermazione in tre parti, A, B e C.

(A) Il fatto che il TT [il Testimonium Taciteum] non ebbe influenza su nessuno delle numerose storie e rapporti della persecuzione neroniana in nostro reale possesso prima del quarto secolo. Dovremmo aspettarci quelle storie e rapporti per almeno essere consci dell'evento riferito nel TT se quell'evento accadde del tutto, e di sicuro se esso accadde e perfino Tacito (un pagano) sapeva e scriveva di esso.

(B) Il fatto che fino al falso della corrispondenza Paolo-Seneca nel tardo quarto secolo, nessun altro racconto o tradizione cristiana sorse del tutto ad abbellire o dipendere dall'evento trovato nel TT. La completa assenza di ogni tradizione del martirio risultante da quell'evento per quasi trecento anni è davvero inaspettato.

(C) Il fatto che non esiste nessuna evidente conoscenza del TT, o dell'evento che esso ricorda, in Tertulliano, Lattanzio, o ogni altro autore latino (Cristiano o altrimenti), o greco per quella materia, prima del falso della corrispondenza Paolo-Seneca oltre trecento anni più tardi (e oltre duecento anni dopo che Tacito apparentemente scrisse di esso). Dovremmo aspettarci che almeno qualcuno doveva menzionarlo, e certamente quelli autori, che sapevano e utilizzavano le opere di Tacito e scrivevano su materie relative frequentemente, dovevano menzionarlo.

(HHBC, pag. 392-393, mia libera traduzione, corsivo originale, mio grassetto)




A queste porzioni aggiunge un quarto fatto dell'evidenza, D, ovvero che il passaggio tacitiano sembra parlare di qualcos'altro, dei sediziosi crestiani di Cresto e non dei pacifici cristiani di Cristo.
(D) Il fatto che aspetti nell'intero resoconto di Annali 15.44 si adattino ai Crestiani (i violenti partigiani di Cresto, un agitatore ebreo in Roma sotto Claudio) meglio che ai Cristiani (i nonviolenti adoratori di Cristo, un santo ebreo ucciso in Giudea sotto Tiberio). Dovremmo più presto aspettarci il contrario...
(HHBC, pag. 393, mia libera traduzione, corsivo originale, mio grassetto)

Ecco le stime di probabilità effetto assegnate da Carrier a quei 4 fatti, sotto l'ipotesi dell'autenticità cara a Pischedda.

(A) 1 su 20.

(B) 1 su 5.

(C) 1 su 5.

(D) 4 su 5.


Moltiplicate (1/20 * 1/5 * 1/5 * 4/5 = 4/2500), fanno 4 su 2500, ovvero 1 probabilità su 625 che Tacito abbia parlato di Cristo.

Ecco le stime di probabilità effetto invece ai quei medesimi 4 fatti, ma sotto l'ipotesi dell'interpolazione cara ai miticisti:

(A) 20 su 1.

(B)  5 su 1.

(C) 5 su 1.

(D) 4 su 5.


Moltiplicate, fanno 625 probabilità su 1 che il passo relativo a Cristo nel Testimonium Taciteum sia un'interpolazione cristiana.




Si noti che il quarto fatto, (D), non è affatto un argomento ex silentio in quanto si basa su evidenza interna al passaggio, dunque Jerim Bogdanic Pischedda dice il falso quando vende nel net, spacciandola per verità, la falsa idea che Carrier sta proponendo solo un mero argomento del silenzio (a suo dire ''Carrier costruisce una grande argomentazione ex silentio'' [1]). In questo modo Pischedda non esita a riportare falsa testimonianza pur di difendere il suo bambino Gesù dalle grinfie degli odiati miticisti, e dunque sputa sugli stessi 10 comandamenti cristiani. Lui è la prova vivente - e contemporanea - della PIA FRODE: mentire a fin di bene.


Dunque non si tratta di un argomento del silenzio e perciò non ha alcun legame di causa effetto con i fatti A, B e C, a meno che A, B e C siano al 100% attesi in virtù della ipotizzata verità al 100% di D: se Tacito si riferì ai sediziosi crestiani, allora non c'è motivo per i pagani e i cristiani successivi di collegare quei ribelli a Cristo. In alcun modo.


Dunque Jerim Bogdanic Pischedda, l'apologeta cattolico strenuo difensore nel Net italiano della'autenticità del Testimonium Taciteum (nonchè, addirittura!, della sua indipendenza come testimonianza della storicità di Gesù), deve dimostrare, se ha davvero intenzione di confutare seriamente Richard Carrier, che sull'ipotesi dell'autenticità dell'auctor nominis eius..., A implica B e C, così che, al di là della probabilità da attribuire ad A, la somma delle probabilità di A, di B e di C abbia la stessa probabilità di A. Questo equivale a dire che, poichè nessun cristiano, parlando di Nerone, si riferisce all'incendio tacitiano e al massacro conseguente (A), allora nessuna leggenda cristiana sarebbe sorta in conseguenza di ciò (B) e nessun autore cristiano o pagano ne avrebbe parlato (C) perfino se a conoscenza del passaggio. Ma ammesso e non concesso che dalla verità di A segue in rapporto di causa effetto la verità di B e di C, questa dipendenza causale di B e di C da A non è affatto aspettata al 100%. Perciò A+B+C non può essere tanto probabile quanto il solo fatto A.

In realtà che nessun cristiano colleghi la persecuzione di Nerone all'incendio di Roma è possibile se quella connessione c'è stata e fu segnalata da Tacito, e tuttavia, per amore di verità (qualcosa di cui Jerim Bogdanic Pischedda è sprovvisto), dovremmo matematizzare quella possibilità in termini della sua probabilità. Dovremmo chiederci: quanto è probabile che Tacito  parlò di Cristo in relazione all'Incendio e che per reazione nessun cristiano collegò Cristo all'incendio di Nerone, nonostante tutti leggevano Tacito, e per secoli?

Perciò se (A) nessun cristiano fece quella connessione (ed è un FATTO), allora per quanto Pischedda possa far aumentare in virtù di quel silenzio la probabilità di B - che NESSUN altro cristiano fece quella connessione (che è un FATTO) -  e la probabilità di C -  che NESSUN cristiano conoscitore e utilizzatore di Tacito fece quella connessione -, quelle medesime probabilità (di B e di C) non sfioreranno mai il 100%.

È perfettamente possibile e dunque per niente trascurabile che i cristiani che parlarono delle persecuzioni di Nerone come Tertulliano non avessero segnalato la connessione tacitiana Incendio-Cristo. Ma che non solo loro ma per giunta TUTTI GLI ALTRI AUTORI CRISTIANI non sapessero di quella connessione e, perfettamente all'unisono, sincronizzati quasi fossero una formidabile macchina da guerra, non la segnalassero, ebbene, questo è PERFINO PIÙ INATTESO, PIÙ SORPRENDENTE, DUNQUE PIÙ  IMPROBABILE.

E quanto più inatteso? Quanto più sorprendente? Quanto più improbabile?

Ebbene, di 5 contro 1, come nelle stime di Carrier.


Dunque non si tratta di un banale argomento del silenzio. Quell'argomento sarebbe banale se fosse stato recitato solo e soltanto in questo modo:

1) dovremmo aspettarci delle storie sulla connessione Incendio-Cristo.
2) quelle storie non ci sono e non le abbiamo.
3) dunque quella connessione non c'è stata in Tacito.

Pischedda crede davero che sia questo l'argomento che sta facendo Carrier? Se davvero lo crede, allora o è mentalmente limitato oppure è un bugiardo. In entrambi i casi a muoverlo e a guidarlo è solo la sua fede apologetica, non la luce della ragione.

L'argomento di Carrier invece è grossomodo il seguente:

1) dovremmo aspettarci delle storie sulla connessione Incendio-Cristo.
2) non solo quelle storie non le abbiamo, ma anche le storie CHE ABBIAMO sono addirittura silenti sulla connessione Incendio-Cristo.
3) dunque quella connessione è assente in Tacito.


Si noti che 2 è più forte della 1. In altre parole, che le storie esistenti sarebbero ignoranti di un evento è improbabile.

Quel che c'era da aspettarsi invece, se la connessione Incendio-Cristo fosse autentica, sono storie che parlano di Nerone ma non della connessione Incendio-Cristo (e quelle storie LE ABBIAMO) oltre a storie che parlano di Nerone e pure della connessione Incendio-Cristo (e quelle storie NON LE ABBIAMO).

Che le storie che abbiamo parlano di Nerone ma non della connessione Incendio-Cristo è atteso solo con 1 probabilità su 20.
Che non abbiamo storie che parlano di Nerone assieme alla connessione Incendio-Cristo è atteso solo con 1 probabilità su 5.

Che questi due fatti si verifichino CONTEMPORANEAMENTE (che abbiamo le fonti silenziose mentre invece non abbiamo le fonti non-silenziose), ecco, QUELLO è impossibile.  QUELLO è il vero argomento di Carrier.

Ed ''impossibile'' significa ''estremamente improbabile''.

In numeri, 1 su 625.

Dunque a che servono i numeri, caro apologeta Pischedda?
A matematizzare il nostro linguaggio per non far sfuggire fin troppo facilmente le implicazioni logiche dietro il fumo della chiacchiera, quel fumo che è l'esatto malcelato disegno dietro i fumosi tentativi dei folli apologeti cristiani di diffamare la strategia bayesiana di Carrier e la sua applicazione alle scienze storiche.


Ma non è finita qui. Perchè ancora le cartucce di Carrier contro l'autenticità della connessione Incendio-Cristo nel Testimonium Taciteum non sono esaurite.

C'è infatti un terzo, inquietante fatto da considerare.

Perfino gli autori (come Lattanzio) che conoscono e usano Tacito, e mi riferisco al Tacito degli Annali 15:44, non menzionano l'evento.

Jerim Bogdanic Pischedda potrebbe cercare di spiegare il silenzio delle fonti che abbiamo ricorrendo ad una delle sue proverbiali supposizioni e armonizzazioni ad hoc (perchè non derivate dall'evidenza):

''nessun cristiano lesse Tacito e quindi non poteva sapere''

 ma così, per farmele bere una a una quelle sue supposizioni e armonizzazioni ad hoc, dovrebbe in cambio, per pura onestà, ridurre le probabilità a suo favore.



Jerim Bogdanic Pischedda potrebbe cercare nuovamente di spiegare l'assenza delle fonti che rompono quel silenzio di cui sopra ricorrendo ad un'altra delle sue proverbiali supposizioni e armonizzazioni ad hoc (perchè non derivate dall'evidenza)

''ancora, nessun cristiano lesse Tacito e se lo lesse, ritenne più opportuno il silenzio''

ma così, per farmele bere una a una quelle sue supposizioni e armonizzazioni ad hoc, dovrebbe in cambio, per pura onestà, ridurre ulteriormente le probabilità a suo favore.

Jerim Bogdanic Pischedda potrebbe cercare, di nuovo, di spiegare il silenzio delle fonti che abbiamo ricorrendo ad un'altra ancora delle sue supposizioni e armonizzazioni ad hoc (perchè non derivate dall'evidenza)

''nessun cristiano che lesse Tacito si sentì in dovere di avvisare altri cristiani della connessione Incendio-Cristo''

ma così, per farmele bere una a una quelle sue supposizioni e armonizzazioni ad hoc, dovrebbe in cambio, per pura onestà, ridurre ancora ulteriormente le probabilità a suo favore.


Jerim Bogdanic Pischedda potrebbe cercare di spiegare di nuovo e ancora di nuovo il silenzio delle fonti che abbiamo ricorrendo ad un'altra ancora delle sue supposizioni e armonizzazioni ad hoc (perchè non derivate dall'evidenza)

''gli stessi cristiani, anche se le vere vittime dell'Incendio, non passarono mai alcuna informazione di esso tra i loro ranghi, al punto che perfino ogni tradizione orale originatasi con quel'evento si spense rapidamente all'interno del medesimo movimento''


ma così, per farmele bere una a una quelle sue supposizioni e armonizzazioni ad hoc, dovrebbe in cambio, per pura onestà, ridurre ancora ulteriormente, e ancor più drasticamente, le probabilità a suo favore.

Supponiamo l'assurdo. Supponiamo che Pischedda mi costringa con la forza a bere una per una  tutte le sue armonizzazioni ad hoc appena citate. Cosa dovrei concludere? Che se non si apprende della connessione Incendio-Cristo da Tacito in persona, DA NESSUN ALTRO CRISTIANO lo si sarebbe mai potuto apprendere.

Dunque l'argomento ancor più agguerrito di Carrier diventa il seguente:

1) dovremmo aspettarci delle storie sulla connessione Incendio-Cristo.
2) non solo quelle storie non le abbiamo, ma anche le storie CHE ABBIAMO sono addirittura silenti sulla connessione Incendio-Cristo.
3) non solo l'assenza di storie che rompono il silenzio, non solo la presenza di storie piene di assordante silenzio, ma anche le storie che dimostrano di conoscere delle opere di Tacito, e di conoscere PERFETTAMENTE la descrizione tacitiana dell'Incendio (vedi Lattanzio), mancano la connessione Incendio-Cristo.
4) dunque quella connessione è assente in Tacito.

Abbiamo la certezza assoluta che degli autori cristiani leggono Tacito, e il Tacito dell'Incendio di Roma di quel preciso punto di Annali 15:44.

Eppure anche da loro: silenzio completo su Cristo e i cristiani periti a seguito di quell'Incendio.

Zero assoluto.



Quindi Jerim Bogdanic Pischedda potrebbe vincere alla lotteria per il rotto della cuffia solo se, CONTEMPORAMENTE,

A) abbiamo solo le storie che istituiscono quel silenzio sulla connessione Incendio-Cristo in Tacito,
B) perdiamo le storie che rompono quel silenzio sulla connessione Incendio-Cristo in Tacito,
C) le storie che conoscono e addirittura usano la descrizione tacitiana dell'incendio preferiscono non parlare della connessione Incendio-Cristo (o Incendio-Cristiani) in Tacito.

Potrei perfino prendermi il lusso di negare la profonda verità di C e ancora sarebbe possibile il verificarsi contemporaneamente di A & B. Ma allora A & B non implicano C. E neppure C implica A oppure B. Dunque tutti quei fatti sono fatti tra loro indipendenti. E la loro indipendenza costringe Pischedda, volente o nolente, a scommettere sul loro accadere contemporaneamente (perchè è un FATTO che quei tre eventi indipendenti sono accaduti) concedendomi in compenso solo un piccolo favore, per onestà intellettuale: ridurre CON CERTEZZA MORALE le probabilità dell'autenticità del passaggio.

Chiamasi argomento cumulativo. A, B e C sono assai probabilmente eventi indipendenti.
Dunque che si verifichi A+B+C contemporaneamente è di gran lunga meno probabile che si verifichi solo A oppure solo B oppure solo C.

L'apologeta cattolico Jerim Bogdanic Pischedda non può sfuggire alle due, anzi tre, anzi quattro (D!!!), corna della bestia.

La smetta una buona volta il signor Pischedda di diffamare il serio e competente studioso Richard Carrier, facendo leva sulla disinformazione gratuita del web per denigrare i suoi argomenti contro l'autenticità del famigerato passo tacitiano su Cristo.

Ne guadagnerà in compenso - ne sono certo - una maggiore, e salutare, considerazione della propria onestà intellettuale.

[1] Sebbene debba riportare il link da dove prendo le parole di Pischedda, quel link mi fa così schifo che non voglio nemmeno riportarlo, in quanto indica un covo di dementi folli apologeti cattolici ed ortodossi (e sottolineo ''dementi''). Il lettore comprenderà.