mercoledì 1 ottobre 2014

Paolo era amico o nemico del dio dei giudei?


L'uragano del Dubbio si è abbattuto sulle lettere di Paolo.
 
Quell'uragano non ha distrutto tutto, ma solo poche cose.

E per fortuna, quell'uragano è durato poco.

Quando il cielo è tornato sereno, restano ancora sul campo delle solide fondamenta.

La semplice, crudele verità
è che non è più possibile ricostruire le vere lettere originali dell'uomo chiamato Paolo.

Di seguito tento un bilancio definitivo su Paolo.

Prima tenterò di comporre una lista delle cose certe che so di Paolo al di là di ogni ragionevole dubbio. Cose sulle quali posso mettere la mano sul fuoco, novello Muzio Scevola, perchè sono estremamente convinto della loro ovvia verità. In secondo luogo tenterò una lista delle cose che non so con certezza su Paolo, nella forma di Domande, la risposta alle quali mi asterrò per l'eternità dall'offrire. Sono parecchie le cose della Storia su cui non so e non posso rispondere, e qui elencherò quali sono le cose su Paolo alle quali non saprò mai dare una convina risposta. Neppure una plausibile. Pensare il contrario sarebbe pura disonestà intellettuale.





COSA SO CON CERTEZZA DI PAOLO

1) Paolo visse nella prima metà del I secolo e morì prima del 70 EC.
2) Paolo scrisse delle lettere ai suoi seguaci.
3) Paolo si sbarazzò della Torah.
4) Paolo era un fedele sostenitore della Pax Romana e un nemico degli zeloti, ma non era antisemita.
5) Il Gesù di Paolo è un'entità invisibile che non ha mai camminato in realtà sulla Terra nel recente passato.
6) Paolo non era un cives romanus e non proveniva da Tarso.
7) Paolo è l'unico cristiano del I secolo che celebra ed enfatizza il carattere salvifico e rivoluzionario della resurrezione di Gesù e ne fa un elemento essenziale al centro del suo credo, il fondamento stesso della speranza cristiana. Per gli altri cristiani del I secolo contavano solo le opere, il rispetto della Torah e la morte sacrificale dell'Agnello Gesù (ad opera di Dio).
8) Paolo trattò i Pilastri di Gerusalemme, ma solo dopo che conobbe del vangelo di Cristo unicamente in seguito ad allucinazioni (vere o presunte).
9) Se non Paolo, almeno i suoi seguaci giunsero ai ferri corti con la comunità giudeocristiana fondata dai Pilastri di Gerusalemme.
10) Paolo credeva che a crocifiggere Gesù erano demoni malvagi e non il vero Dio.

 

COSA NON SO, E PROBABILMENTE NON SAPRÒ MAI, DI PAOLO

1) Si chiamava veramente Paolo? Oppure Simone?
2) Era veramente un ebreo fariseo? Oppure proveniva dalla Samaria?
3) Ruppe definitivamente con i Pilastri? Oppure riuscì a trovare con loro un compromesso?
4) Perseguitò veramente la ''chiesa di Dio'' prima di esperire ''Cristo in me''? Oppure si trattava di un'interpolazione delle sue lettere?
5) Paolo si credeva fedele al dio degli ebrei? Oppure era nemico di YHWH, il dio degli ebrei? Al punto da ritenerlo uno degli arconti colpevoli di aver dato la Torah agli uomini e di aver crocifisso il Figlio di Dio?
6) Paolo credeva che Gesù fosse stato crocifisso di nascosto sulla Terra per ingannare gli arconti demoniaci? Oppure fu crocifisso dagli arconti nei cieli inferiori, sopra la Luna?
7) In che misura le lettere ''di Paolo'' sono veramente le lettere di Paolo? Marcione aveva ragione a gridare ''FRODE'' ?
8) In tutti i vari corollari della fede e della pratica cristiana Paolo era più ebreo o più proto-gnostico? E il suo Gesù era il Figlio del Dio ebraico, oppure di un Dio ignoto?
9) Paolo morì assassinato?
10) Se Paolo morì assassinato, chi lo uccise fu un giudeocristiano oppure un pagano?

 

Ho elencato quali sono le mie 10 certezze su Paolo e quali sono i miei 10 dubbi su ''Paolo'' e quando parlo di dubbi, sto facendo professione di superbo agnosticismo forte: mi sono fatto una ragione che quei 10 interrogativi non troveranno mai una conclusiva risposta, a meno di non far torto alla propria onestà intellettuale.

Si noti come il grande merito di Earl Doherty e di Richard Carrier è di aver dimostrato con la forza dell'evidenza che Gesù non è mai esistito come figura storica perfino accettando a priori le opinioni tradizionali del consenso su Paolo (fugando ogni dubbio insinuato dalla Radikal Kritik e da Roger Parvus).

Dunque, almeno per me, che Gesù non è mai esistito è un Fatto oramai assodato. La  dimostrazione di questo Fatto, ne sono convinto, è offerta da Richard Carrier nel suo libro recente.  Il Gesù originario di Paolo fu un essere spirituale ucciso per opera degli arconti e risorto nei cieli o sulla Terra.

Rimane ancora da decidere alcune cose per quanto riguarda gli autori dei vangeli sinottici.

Il vangelo di Giovanni francamente non mi ha mai suscitato particolare interesse e lo ritengo solo un tardo, goffo polpettone gnostico cattolicizzato a forza e per giunta ancor più maldestramente.

Sui vangeli mi ritengo più fortunato rispetto a come sono messo su Paolo perchè potrò dire con certezza qual è la comunità che li ha creati e quale teologia riflettono.

Salta subito all'occhio più disincantato allora che:

1) Luca è proto-cattolico ed è del 2° secolo e si basa almeno su Matteo.
2) Matteo è proto-cattolico, non giudeocristiano (come erroneamente crede un goffo consensus)  [1] ed è anch'esso del 2° secolo e si basa almeno su Marco.
3) Marco è il più misterioso dei tre. Il Gesù di Marco è certamente un'allegoria di Paolo al punto da far intendere, per certi versi, che sia Paolo il più autentico ''Gesù storico''.

[1] Sono profondamente indebitato al miticista Roger Parvus e allo storicista M. D. Goulder per questa mia opinione. Così scrive Goulder: 
Matthew's greatest theological achievement is his reconciliation of the radical position of Mark with the continued validity of the full Torah.
(Midrash and Lection in Matthew, pag. 19, mia enfasi)