lunedì 2 marzo 2015

La bellezza di rileggere Marcione sapendo che tutto ciò che hai saputo di lui finora (dai folli apologeti cristiani) È FALSO.

ERRORE: Modo di pensare in materia di religione che differisce da quello dei preti, ai quali dobbiamo la nostra fiducia. Non v'è presso i cristiani crimine più imperdonabile di quello di trovarsi in errore ed è, a ragione, il crimine che viene punito con maggiore severità. Non v'è niente di meglio del fuoco per rischiarare con efficacia e riportare sulla buona strada colui che è tanto sciocco da errare.
(Il Libero Pensatore Paul Heinrich Dietrich, barone d'Holbach, La théologie portative, 1768)
 
Marcione del Ponto, che fu successore di Cerdone... dice che il Dio annunciato dalla Legge e dai profeti è autore di mali, che desidera le guerre, è anche incostante nelle sue decisioni e in contraddizione con se stesso. Dice poi che Gesù, inviato dal Padre, che è al di sopra del Dio creatore del mondo, venne in Giudea al tempo del presidio di Ponzio Pilato, procuratore di Tiberio Cesare, si manifestò in forma umana a quelli che erano in Giudea, abolì i profeti e la Legge e tutte le opere del Dio che ha creato il mondo, che egli chiama Cosmocrator. Inoltre, mutilando il Vangelo secondo Luca e togliendo tutto ciò che è stato scritto sulla generazione del Signore e molte parti dell'insegnamento che si ricava dai discorsi del Signore - quelle in cui è scritto con la massima chiarezza che il Signore riconosce come suo Padre il creatore di questo mondo - ha persuaso i suoi discepoli che egli è più veritiero degli apostoli che hanno trasmesso il vangelo. Egli però non trasmette loro il Vangelo, ma una piccola parte del Vangelo. Similmente ha mutilato anche le lettere dell'apostolo Paolo, togliendo tutti i passi in cui l'apostolo parla chiarissimamente del Dio creatore del mondo, dicendo che questi è il Padre del Signore nostro Gesù Cristo, e tutto ciò che l'apostolo ha insegnato citando i passi profetici che preannunciano la venuta del Signore.
Si salveranno solo le anime che avranno appreso la sua dottrina, essendo impossibile che il corpo, preso dalla terra, partecipi alla salvezza. Alla bestemmia riguardante Dio ha aggiunto anche questo, facendosi portavoce del diavolo e dicendo tutte cose contrarie alla verità. Dice che Caino e i suoi simili, i Sodomiti e gli Egiziani e i loro simili, e tutte le nazioni, che vissero immerse in ogni tipo di male, furono salvati dal Signore, quando discese agli inferi e gli corsero incontro, ed egli li accolse nel suo regno; mentre Abele, Enoch, Noè e gli altri giusti, i patriarchi nella discendenza di Abramo con tutti i profeti e quelli che piacquero a Dio, non hanno avuto parte alla salvezza... Sapendo, dice, che il loro Dio li tentava sempre, sospettarono che li tentasse anche allora. Perciò non andarono incontro a Gesù e non credettero al suo annuncio. Così, concluse, le loro anime rimasero negli inferi.

(il folle apologeta Ireneo, contro la falsa gnosi, I)

Marcione fu l'autore del primo vangelo.
Notate l'enfasi del folle apologeta Ireneo che si tradisce nel momento stesso in cui lancia la sua calunnia contro Marcione: l'eretico agli occhi di Ireneo avrebbe cancellato esattamente ''quelle parti in cui è scritto con la massima chiarezza che il Signore riconosce come suo Padre il creatore di questo mondo''. La ricerca scientifica più recente e più seria (un nome per tutti: M. Klinghardt) ha rivelato oramai che tutta quella ''massima chiarezza'' è nient'altro che l'intrinseca caratteristica dei nostri 4 attuali vangeli ''canonici'': e cioè il loro goffo e malcelato revisionismo protocattolico, reo di contaminare la trama originaria del primo vangelo con  ''quelle parti in cui è scritto con la massima chiarezza che il Signore riconosce come suo Padre il creatore di questo mondo''. Ovviamente, previa obbligata cooptazione di quelle stesse parti dai testi sacri dei loro legittimi interpreti e fedeli custodi originari: gli Ebrei. Magari contro il loro consenso.

Notate anche la contraddizione logica tipica di ogni folle apologeta protocattolico che si rispetti: come fa Ireneo a dire che la salvezza per Marcione era solo per coloro che ''avranno appreso la sua dottrina'' se poi seguita a dire che a venir salvati indistintamente, durante la discesa di Gesù agli Inferi, sono proprio ''...Caino e i suoi simili, i Sodomiti e gli Egiziani e i loro simili, e tutte le nazioni, che vissero immerse in ogni tipo di male''? Chiaramente Ireneo voleva nascondere il potente messaggio liberatorio espresso da Marcione nelle originarie Beatitudini evangeliche: tutta l'umanità sarà riscattata da un Dio che Tutto Ama.  Senza nessuna distinzione tra peccati e peccatori.

Idem per le lettere di Paolo? Guardate un altro sottile indizio offertoci dal medesimo folle apologeta Ireneo su quello che sapeva veramente: accusando che Marcione ''ha persuaso i suoi discepoli che egli è più veritiero degli apostoli che hanno trasmesso il vangelo'' lo stronzo volle insinuare l'idea che fosse Marcione arrogantemente quello che voleva mettersi alla pari degli apostoli Pietro e Giacomo, eppure sappiamo che Marcione brandì fieramente il SOLUS PAULUS come vero apostolo contro i falliti apostoli precedenti Pietro e Giacomo, non sè stesso (a meno ovviamente che fosse proprio lui ''Paolo''). Nella foga apologetica, Ireneo tradisce quello che per lui era un sospetto che non poteva comunicare: che in realtà tutte le lettere paoline 'ortas esse in Cerdonis vel Marcionitarum scholis' (sono state scritte nella scuola marcionita/di Cerdo e prima collezionate dal ''maestro di scuola'' Marcione).


DOMANDA: Come immaginereste allora il folle apologeta Ireneo autore di quelle parole citate?

Non ci vuole molta fatica a immaginarlo così (e la cosa più bella è che ora mi esce decisamente più facile e naturale, perchè c'è una profonda VERITÀ dietro il quadro):

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