mercoledì 27 settembre 2017

Un'Analisi delle Origini Cristiane (XXIII) — Il silenzio o la creduloneria degli storici.

(segue da qui)

Il silenzio o la creduloneria degli storici.

Dobbiamo pensare che gli storici ebrei, al pari degli scrittori pagani, furono corretti dalla censura imperiale, dai rabbini, e dai Padri della Chiesa in ogni cosa riguardante il Messia Gesù? Senza dubbio, i testi della Bibbia furono distrutti e rimaneggiati in parecchie occasioni; l'ortodossia ebraica e cristiana si sbarazzò di molti testi apocrifi, apocalittici, e gnostici, come pure delle opere polemiche dei loro avversari. Ma è probabile che ogni cosa venisse distrutta e che solo il messia Gesù fosse preso di mira? Possiamo trovare tracce di altri messia; e, perfino nel Nuovo Testamento, sono presenti elementi che descrivono un Gesù diverso rispetto a quello tradizionale. 
Inoltre, anche se fosse possibile nascondere o correggere manoscritti, un trattamento simile sarebbe difficile, perfino impossibile, rispetto a iscrizioni, dipinti, e monumenti. Ora, soltanto i cristiani avevano cimiteri separati a Roma attorno alla fine del secondo secolo o al principio del terzo, e nelle Catacombe, il Gesù umano o crocifisso non si ritrova da nessuna parte; ciò che troviamo — assieme ad Orfeo e il Buon Pastore — è il Cristo celeste, con il suo pagano volto barbuto e un'aureola con la croce solare di vittoria; troviamo anche descrizioni del pasto sacro a base di pane e pesce, e sono i Sette piuttosto che i Dodici in procinto di prendervi parte. Ci si ricordi che i marcioniti mangiavano pesce invece di carne. Infine, la più antica iscrizione cristiana in nostro possesso proviene da una chiesa marcionita a Lebaba (vicino Damasco); essa risale al 318-319; in quest'iscrizione, è “Chrestos” (il Buono) ad essere nominato, non “Christus (l'unto), e senza alcuna menzione di Gesù.
L'ovvia carenza di una prova storica è certamente deplorevole, ma non si può negare che possiamo solo ragionare sulla base di fatti che sappiamo essere certi o probabili.
Senza alcun autore secolare che attesti la storicità di Gesù, a qualcuno piacerebbe sostenere che nessuno la contestò a sua volta. Questo argomento merita poca considerazione, perché noi abbiamo ancora una prova di uno gnosticismo pre-cristiano e di frammenti di testi gnostici che insegnarono un Cristo che fu spirituale e non ancora umanizzato.
Conosciamo gli scritti di Celso e Porfirio solo per via di confutazioni mosse contro di loro, ma sappiamo che Celso ebbe questo da dire circa i cristiani: E nemmeno, mentendo, riusciste a rivestire di credibilità le vostre invenzioni… Anzi, alcuni di voi, come ubriachi che arrivano ad attaccar briga fra di loro, alterarono il testo originario del vangelo in tre e in quattro e in molti modi diversi e ne divulgarono rifacimenti per aver modo di controbattere le confutazioni. Sappiamo anche che Trifone disse a Giustino:  voi, avendo accettato una diceria senza fondamento, inventate un Cristo per voi stessiNessuno sa se egli è nato veramente, ed esiste da qualche parte. Porfirio affermò che gli evangelisti furono inventori non i reali conoscitori dei fatti che concernevano Gesù.
Perciò, i pagani dubitarono certamente dell'esistenza di Gesù, e non furono solo loro scettici. Sappiamo grazie a san Girolamo che perfino al tempo degli apostoli, quando il sangue di Cristo in Giudea non si era ancora rappreso, si affermò che il corpo del Salvatore fosse soltanto un fantasma (Adv. Lucif. 23), la qual cosa è confermata da numerosi passi nel Nuovo Testamento (in particolare 1 Giovanni 4:2 e 2 Giovanni 7) che argomentano contro gli avversari di un Cristo umano:  Ogni spirito che non confessa che Gesù Cristo è venuto nella carne non è da Dio.
Ad ogni caso, anche se è vero che il silenzio della Storia e i dubbi di contemporanei non provano da soli che Gesù non era esistito come un essere umano, essi non possono essere invocati a fortiori per certificare quell'esistenza. Con una logica simile, si potrebbe seriamente concludere che esistevano forme di vita sulla Luna e su Marte semplicemente perché è possibile che là vi esista la vita.
Esigere una dimostrazione da quelli che non accettano l'esistenza storica di Gesù è assurdo. Una dimostrazione di un negativo non può esistere. Sta ai credenti stabilire la validità della loro opinione “storica”. Comunque, la prova per supportare le loro pretese è mancante.
Le opinioni non contano come prova, anche in generale. Perfino se tutti i contemporanei di un dio-uomo di nome Gesù avessero creduto nella sua esistenza, la realtà di quell'esistenza sarebbe ancora discutibile, proprio come quella di Ercole, dei centauri, e perfino dei fantasmi che molti credono infestano i castelli scozzesi. Al volgere della nostra era, la gente era interessata alla realtà storica solo nella misura in cui poteva adattarla a credenze e superstizioni — una visione, in altre parole, che tratta la Storia come una verità ideale che non ha nulla a che fare con eventi reali.

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