mercoledì 4 ottobre 2017

Un'Analisi delle Origini Cristiane (XXX) — La croce di Cristo non fu un patibolo.

(segue da qui)

La croce di Cristo non fu un patibolo.


I manoscritti più antichi di Marco sono ignari della Resurrezione; i primi cristiani non credevano nella resurrezione dei corpi, ma semplicemente alla sopravvivenza dell'anima e al suo ritorno al cielo al momento della distruzione del corpo, la sua prigione. La morte dell'uomo Gesù è l'interpretazione popolare, semplicistica, del mito equivocato circa la morte di un dio misterico destinato ad essere risorto. La croce mistica è esistita a lungo prima del cristianesimo, ed è stata confusa con lo strumento romano di tortura. Fu ancora un simbolo al volgere della nostra era, poiché gli evangelisti fanno dire a Gesù: Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Luca 9.23, Marco 8.34, Matteo 16.24). In alcun modo tutti quei portatori di croce erano crocifissi. Il dio Gesù stava parlando del suo segno, la croce di luce, un simbolo di vittoria e non di morte.
È certo che i primi cristiani non considerarono la croce del Cristo un simbolo di condanna. Il reverendo Padre Daniélou concorda: Sebbene il segno della croce ci ricorda del patibolo su cui fu appeso Cristo, questo non è l'origine del segno della croce che si segnava sulla fronte della prima comunità cristiana... Si potrebbe considerare una certezza il fatto che il segno della croce che fu usato dai primi cristiani indicava, per loro, il nome del Signore, ossia la Parola, e significò che essi erano consacrati... Il simbolo della croce apparve in origine, non come un'allusione alla Passione del Cristo, ma come un indicatore della sua gloria divina... Le quattro braccia della croce sembrano un simbolo della natura cosmica di questo atto salvifico.
Quest'ammissione è semplicemente la constatazione di un fatto innegabile che può essere testimoniato in numerosi testi cristiani davvero antichi.
Nello stesso giornale in cu apparve l'articolo di Padre Daniélou (La Table Ronde, Dic. 1957), Adolphe Dupront, professore alla Sorbona, scrisse: “È certo che la croce della passione è quella delle nostre lamentazioni moderne; nei secoli antichi, la croce fu principalmente la croce di gloria. L'infamia del patibolo le assegnò un'evoluzione dell'accezione comune oppure un'inversione masochistica...”.
I testi della Passione sono zeppi di impossibilità e contraddizioni; [49] essi devono parecchio ad antichi rituali e leggende; essi sono il riflesso di una mentalità primitiva. I primi cristiani sapevano così bene che il dramma della passione e della salvezza fossero celesti da non fare alcun pellegrinaggio a Gerusalemme per pregare sul luogo della presunta tomba di Gesù. Fu solo attorno al 338-347 che si fabbricò la leggenda dei luoghi santi e che la “vera” croce fu scoperta assieme a quelle dei due ladroni. Fu solo nel 692, al Concilio di Costantinopoli, che la Chiesa decise che la croce smettesse di essere allegorica e divenisse la rappresentazione di una realtà. Ma di quale realtà? Una realtà immaginaria costruita a poco a poco dalle masse cristiane, una “realtà spirituale” priva di alcun fondamento storico. [50]
Attorno al 360, Cirillo di Gerusalemme (Le Catechesi 13–33)  ci informa che  “il Salvatore si assoggettò a questi patimenti per rappacificare con il suo sangue versato sulla croce il cielo con la terra” (quale sangue, e quale croce?), e aggiunge: “Egli era non un agnello, non un uomo né un angelo. Egli era un dio fatto uomo.

NOTE

[49] Si veda “Jésus a-t-il été crucifié?”, Cahiers Ernest Renan, Numeri 6, 7, ed 8; si veda anche pagina 90.

[50] Scrivendo attorno all'anno 200, Clemente di Alessandria non menziona la croce come un simbolo cristiano, sebbene elenca la barca, l'ancora, l'arpa e la colomba. La croce latina non appare nelle Catacombe fino al 450 circa; quando appare, è ancora simbolica e abbellita. Il famoso labaro di Costantino (312) non è per nulla una croce cristiana; è la croce solare, la croce imperiale di vittoria, non la croce di qualcuno crocifisso. Il crocifisso non appare fino al sesto o settimo secolo della nostra era. È solo nel quarto secolo che Gesù bambino appare nelle Catacombe coi suoi genitori, il bue, e l'asinello.

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