giovedì 5 ottobre 2017

Un'Analisi delle Origini Cristiane (XXXII) — La fusione di Dio e uomo.

(segue da qui)

La fusione di Dio e uomo.

Non sembra sufficiente aver mostrato semplicemente che Gesù è un dio fatto uomo, e che questa trasformazione è un luogo comune nella storia di religioni. Vorremmo dimostrare come potrebbe essere accaduto.
Prima di tutto, è necessario ricordare che la biografia di Gesù fu fabbricata in larga parte grazie ad una straordinaria compilazione di citazioni bibliche scelte, di solito alterate o interpretate in una maniera tendenziosa. [53

Successivamente, il personaggio umano di Gesù fu indubbiamente composto utilizzando in parte elementi attinti dalla vita di Giovanni il Battista, trasferiti da quest'ultimo al primo. [54]
Infine, il punto che vorremmo enfatizzare di più è che ci furono altri Gesù che parteciparono alla creazione del Gesù evangelico. Un gran numero di uomini si chiamavano Gesù, e molti di quelli condussero esistenze politiche e religiose turbolenti. Si possono ritrovare quarantuno portatori del nome Gesù nelle storie ebraiche scritte in greco; [55] alcuni di loro recitarono un ruolo nel preludio alla guerra del 66-70. Tutti furono ebrei; nessuno di loro si può considerare il Gesù dei vangeli, ma alcuni dei dettagli nelle loro biografie si manifestano nel Nuovo Testamento.
È stato asserito — correttamente — che Flavio Giuseppe non seppe circa Gesù Cristo, ma non abbiamo menzionato che egli ebbe contatto con numerose persone di nome Gesù. Egli menziona (Antichità 20) Gesù figlio di Damneo e Gesù figlio di Gamaliele i quali, prima della rivolta ebraica nel 62 e nel 63, furono entrambi sommi sacerdoti e combatterono reclutando rinforzi tra il popolo. Egli seppe anche di un Gesù che fu sommo sacerdote allo stesso tempo di Eleazaro all'inizio della rivolta. Egli ebbe come nemico un altro Gesù, figlio di Saffia, un avventuriero (Vita 66) che fu un capo dei poveri e dei pescatori del Lago di Tiberiade. Questo Gesù fu indubbiamente confuso con Gesù figlio di Safat il quale godette di un successo brillante, ma breve, contro i romani (Guerra 3:450).
Troviamo in Flavio Giuseppe (Vita 105) un Gesù che fu capo di una banda di ottocento briganti nel distretto di Tolemaide, prima un nemico di Flavio Giuseppe e poi suo alleato; un Gesù galileo, capo di seicento uomini armati con una residenza forte quanto un'acropoli dentro Gerusalemme; un Gesù, figlio di Anania, che profetizzò la rovina di Gerusalemme e del suo tempio per più di sette anni e che fu ucciso sulle mura nel corso dell'assedio. Molti altri Gesù potrebbero aggiungersi a questa lista, ma abbiamo menzionato solo quelli più caratteristici. [56
Ci sembra incontestabile, forse a causa del nome che condivisero e del fatto che appaiono nelle opere di Flavio Giuseppe, che tutti quei Gesù che vissero durante lo stesso periodo contribuirono alla creazione di un uomo leggendario che, almeno in parte, diventò l'eroe dei cristiani.

NOTE

[53] Si veda Bulletin Renan, Numero 34. Nella sua edizione dell'Evangile selon Marc (Rieder, 1929), Prosper Alfaric notò le frasi copiate dalla Bibbia ebraica; ne contò 240.

[54] Si veda “Jean le Baptiseur”, Cahier Renan, Numero 10.

[55] “Inventaire de quarante et un porteurs du nom de Jésus dans l’histoire juive écrite en grec”, W.-L. Dulière, Novum Testamentum, Volume 3, Numero 3, 1959.

[56] Ci furono anche due sommi sacerdoti di nome Gesù sotto Erode ed Archelao. Il primo, figlio di Fabet, attorno al 27 A.E.C.; il secondo figlio di See, nel 4 E.C.
Veniamo riportati al tempo della Guerra Giudaica da un certo passo di Matteo (23:31-36) in cui una presunta profezia (ovviamente immaginata dopo l'evento) è data da Gesù agli scribi e ai farisei: “Voi siete i figli degli uccisori dei profeti... Di questi alcuni ne ucciderete e crocifiggerete... perché ricada su di voi tutto il sangue innocente versato sopra la terra, dal sangue del giusto Abele fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachìa, che avete ucciso tra il santuario e l'altare.”
Quei martiri ebrei erano quelli del sommo sacerdote Anano nell'anno 62, e questo Zaccaria fu quello citato da Flavio Giuseppe (Guerra 4:5:4) che fu assassinato dagli Zeloti durante l'assedio di Gerusalemme (nel 67 o 68). Sono stati fatti inutilmente dei tentativi per collegare quest'allusione di Gesù ad un Zaccaria precedente. Quindi questo passo è stato scritto dopo l'anno 70 E.C. La predizione di Gesù sulla caduta del Tempio (Matteo 24:29) è sconosciuta a Paolo, al quarto vangelo, a Giustino, Taziano, Atenagora e Teofilo di Antiochia. Secondo W.-L. Dulière (il suo messaggio al Congrès d'Histoire des Religions de Marburg, 1960), questa predizione sarebbe stata inserita in seguito nei sinottici e si sarebbe originata con Gesù figlio di Anania (Guerra 11:300–314), il quale fu portato al cospetto di Albino ... [fonte del testo illeggibile]

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