giovedì 29 marzo 2018

Gesù Cristo È Vissuto sulla Terra? (4)

(proviene da qui)
(4) Matteo 1 e 2; Luca 1 e 2 devono trattenerci per un piccolo intervallo, in quanto essi sono davvero istruttivi nell'aiutarci a comprendere come furono composte le storie religiose di Cristo.
Se leggiamo 1 Samuele 1, 2 e 3, e poi leggiamo Luca 1 e 2, possiamo difficilmente fare a meno di notare molte somiglianze. Samuele fu il figlio primogenito, così lo era Gesù. Anna cantò un cantico (1 Samuele 2:1-10), che è largamente utilizzato per far cantare Maria (Luca 1:46-55). Samuele fu presentato nella casa del Signore (presso Silo), ad un anziano Eli, dove i suoi genitori si recavano annualmente per il culto. Gesù fu presentato nella casa del Signore (a Gerusalemme), ad un anziano Simeone, dove  i suoi genitori si recavano annualmente per il culto.
Le parole “questo sarà un segno” si presentano in entrambe le storie. Il giovane Samuele è “chiamato” nel tempio del Signore. Gesù è trovato nel tempio (quando dodicenne). Prima e dopo l'episodio leggiamo, “il fanciullo cresceva presso il Signore” (1 Samuele 2:21; 2:26). Parole simili si presentano prima e dopo la storia di Gesù che viene trovato nel tempio (Luca 2:40, 52). È chiaro che Luca 1 e 2 non è Storia ma una composizione artistica per glorificare il Cristo basata sulla storia di Samuele. Anche Giudici 13:5 venne utilizzato.
Poi la storia dei pastori (Luca 2:8-20) è basata sul mito di Mitra (il dio persiano), poiché il prof. Cumont (Ghent) dice: “Pastori testimoniarono il miracolo dell'ingresso di Mitra nel mondo.... Ricolmi di adorazione i pastori si avvicinarono, offrendo al divino fanciullo le primizie delle loro greggi e dei loro raccolti” (“The Mysteries of Mithras”, pag. 131, 132).
Potremo paragonare la storia dei Magi (saggi persiani) nel racconto di Matteo. Così la narrazione di Luca non è Storia, ma una storia ideale per esaltare Cristo.
Le genealogie di Matteo e Luca sono composizioni irreconciliabili, e dal momento che sono di Giuseppe esse non sono di Gesù, che non era nato da Giuseppe, secondo entrambi Matteo e Luca.
In Matteo, è detto che Maria appartiene a Betlemme e si reca a Nazaret come uno strano luogo (2:23). In Luca, Maria appartiene a Nazaret e dev'essere portata a Betlemme coll'espediente del censimento. La data di questo censimento è posta troppo presto, e in una maniera non-storica, poiché alle donne non si richiedeva di viaggiare così da essere censite.
I racconti degli angeli in Luca 1 e 2, e le citazioni dalla profezia elaborate in storie in Matteo 1:20-23; 2:5-6, 15, 17-18, indicano che quei capitoli (Matteo 1 e 2; Luca 1 e 2) non raccontano della Natività di un uomo, ma sono racconti romantici, perfino poetici (in alcuni punti) di come un dio “dev'essere” nato secondo il pio pensiero di un'epoca non-scientifica nell'Oriente. Luca 1 e 2 potrebbero essere stati scritti per mostrare che Gesù era davvero un uomo, e scritto così da combattere gli gnostici. Ma se così noi abbiamo un'ulteriore dimostrazione che Gesù non fu un uomo, poiché se Gesù fosse stato un uomo reale, come avrebbero potuto pensare gli gnostici (alcuni di loro uomini colti e capaci) che egli fosse sprovvisto di una vera umanità? E di nuovo, se la miglior “dimostrazione” dell'umanità di Cristo era un sacro romanzo, come lo dà per esempio Luca 1 e 2, è chiaro che una dimostrazione della sua umanità era impossibile.
Con Luca 1 e 2 potremo paragonare il “Protoevangelo di Giacomo”. Questo è un libro che racconta dell'infanzia di Maria (la madre di Gesù) e poi della nascita di Gesù. È nello stile di Matteo 1 e 2; Luca 1 e 2, e si trova nei testi “apocrifi del Nuovo Testamento” (Hone). È un libro menzionato da Origene e Clemente di Alessandria (250 E.C. circa). Così fu composto probabilmente nel secondo secolo. Sembra anche essere stato scritto contro gnostici, poiché gli gnostici dicevano che Gesù non partecipò della natura umana di Maria nel nascere da lei. Questo libro cerca di mostrare che egli così ne partecipò. Raccontano della nascita di Gesù in una grotta (come disse anche Giustino Martire intorno al 150 E.C.), ma questa è un'altra copiatura dal culto di Mitra, poiché si diceva che egli nacque in una grotta.
Dei dialoghi sono composti liberamente tra Erode e i sapienti dell'Oriente, e tra Maria e Giuseppe, e vediamo come i dialoghi nei nostri quattro vangeli erano immaginati come quel che “dev'essere stato”.
Se il Protoevangelo” è respinto come romanzo, i primi due capitoli in entrambi Matteo e Luca sono a loro volta romanzo, e in effetti, il vangelo di Marco è largamente della stessa natura; ma quei testi potrebbero avere tuttavia un valore spirituale. Essi sono opere d'arte, veri simbolicamente se non storicamente. 

Nessun commento: