venerdì 2 maggio 2014

Del nome più appropriato ad un Salvatore

Così avevo scritto nella nota 42 di pag.194-195 del mio pdf Il Gesù che non fu mai, a proposito di Laozi.

Finalmente un giorno Lao Zi venne alla luce. Ma in precedenza la sua nascita fu varie volte sospesa e rinviata. Non veniva mai il giorno propizio. Conveniva infatti che quel giorno non avvenissero altre nascite né altre morti.
Conveniva insomma che il tempo stesso si fermasse e solo allora, in quell'istante fuori dal tempo, poteva accadere l'evento.
La nascita di Lao Zi non era dunque una semplice nascita, era la Nascita. Si dovettero riunire e mettere d'accordo le Presenze che governano il Cielo e la Terra, perchè ciò potesse accadere. La vita stessa si fermò.
Così nacque.
Nacque dall'ascella sinistra della madre, ed è anche questa annotazione di un parto diverso e stupefacente, miracoloso, ma non unico. È nota comune infatti a tanti eroi antichi, che già chiama al prodigio. Naturale viene qui il rimando alla nascita di Eva dalla costola di Adamo.
Con tali segnali di unicità Lao Zi dunque nacque.
Nasce già vecchio, si è detto, con barba e capelli lunghi e incolti e candidi. Nasce e prende a camminare. Se ne va per la sua strada, senza voltarsi neppure, senza parlare. Nasce e va.
Dao signi ca appunto Via. Lao Zi neonato già conosce la sua via, la Via. Egli è il Dao, la Via incarnata, dunque va.

(Carlo Moiraghi, Tao Te Ching, Il dettato della perenne saggezza, Tecniche Nuove 2005, pag. 34.)


Il nome di Laozi significa ''uomo vecchio''. Quale nome mai appropriato per uno considerato nato già anziano? Si tratta forse di una rivelazione involontaria del fatto che Laozi sia solo un mero archetipo e non un individuo particolare?
In ebraico Gesù Cristo sarebbe Yeshua Mashiach. Come ogni nome ebraico che si rispetti, dovrebbe essere un nome teoforo. E difatti significa alla lettera ''salvezza unta di YHWH''. Qualcuno potrebbe sospettare -- legittimamente -- che il nome stesso non sia anch'esso nient'altro che una ''rivelazione involontaria'' della natura di Gesù Cristo quale puro, mitico archetipo e non un particolare individuo storico.

Gesù/Giosuè (in greco i due nomi si scrivono allo stesso modo) è probabilmente il nome più importante nella Septuaginta subito dopo Mosè. Gesù/Giosuè è un profeta come Mosè e forse perfino più importante di Mosè poichè così si fa dire a Dio in Esodo 23:20-23 :
Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato.
Abbi rispetto della sua presenza, ascolta la sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perchè il mio nome è in lui. Se tu ascolti la sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e l'avversario dei tuoi avversari. [1]
Quando il mio angelo camminerà alla tua testa e ti farà entrare presso l'Amorreo, l'Ittita, il Perizzita, il Cananeo, l'Eveo e il Gebuseo e io li distruggerò, tu non ti prostrerai davanti ai loro dèi e non li servirai; tu non ti comporterai secondo le loro opere, ma dovrai demolire e dovrai frantumare le loro stele.

Addirittura:
il mio nome è in lui.

Il mio nome, cioè il nome di Dio, è in lui.

Gesù/Giosuè fu anche il nome del primo sommo sacerdote che officiò nel Secondo Tempo, alla sua consacrazione dopo l'Esilio babilonese. Di questo altro Gesù/Giosuè ce ne parla Zaccaria ed è curioso il modo in cui ne parla anche Filone (che ne fa un'allegoria del Logos, e dunque per incredibile coincidenza -- troppo incredibile per essere tale -- rendendolo in tutto e per tutto simile al Gesù di Paolo e dell'epistola agli Ebrei quanto ad attributi soddisfatti).

Gesù/Giosuè pare che sia diventato un nome popolare tra gli ebrei solo dopo l'Esilio babilonese. Qualcuno addirittura sospetta che lo stesso personaggio del Giosuè biblico fu un'invenzione dell'elitè intellettuale giudeopersiana di ritorno dall'Esilio. Di certo il Consensus definitivo degli studiosi dell'Antico Testamento è del parere che tutte le figure bibliche, da Adamo all'ultimo dei Giudici, sono tutte figure mitiche e fittizie (laddove il dibattito è ancora aperto sui personaggi da Davide in poi).


Ma solo un ebreo può conoscere perchè Dio dice:

il mio nome è in lui.

 Perchè solo un ebreo può realizzare che Gesù/Giosuè significa ''salvezza di YHWH''.


I pagani che non sanno nulla di ebraico avrebbero sospettato, leggendo nella Septuaginta quelle parole divine:

il mio nome è in lui.

...che quel nome è speciale per un qualche misterioso motivo. Per una qualche ragione ignota. Una ragione così misteriosa e speciale da poter essere appresa forse solo usando il linguaggio dei Misteri.

Doveva essere un nome speciale. Forse il nome più importante mai esistito!

Se qualcuno doveva essere un salvatore, quale nome migliore attribuirgli se non il nome più importante e misterioso di tutti, ovvero il nome di Gesù?


Il nome Gesù/Giosuè, prototipo della figura leggendaria del salvatore, era diffuso centinaia di anni prima di essere cooptato nel mito di Cristo.


Flavio Giuseppe elenca 20-30 individui di nome ''Gesù'' nelle sue tre opere. Nessuno di loro è Gesù di Nazaret.

[1] Interessante laddove il passo dell'Esodo dice:
 Se tu ascolti la sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e l'avversario dei tuoi avversari.

Ne deriverebbe che se Israele non ascolta la voce dell'angelo in questione, Dio si rivelerà per reazione l'amico dei suoi nemici e l'avversario di Israele. Ma questo non è lo stesso messaggio veicolato dalla crocifissione di Gesù, nell'allegoria?