lunedì 19 gennaio 2015

Tre Prove Schiaccianti Contro La Storicità Di Gesù




Due estremamente autorevoli studiosi,  Markus Vinzent e Matthias Klinghardt, sono giunti, indipendentemente l'uno dall'altro, a provare la stessa conclusione - ossia che il Vangelo di Marcione è il più antico del suo genere e costituisce la fonte di ispirazione per gli altri vangeli, in particolare compresi i 4 più tardi vangeli canonici. Gli studiosi possono continuare a cavillare tra loro nell'elaborare ''come appariva esattamente il Vangelo di Marcione'' ma in linea di principio nessuno può negare la vera straordinaria conclusione di questa ricerca: se il Vangelo di Marcione fu il primo vangelo ad essere stato scritto allora Gesù non fu concepito originariamente un essere di carne e ossa. Bensì un angelo. Questo è tutto ciò che importa in definitiva.
 
Questo però non ci dice tutto. Non ci dice se l'angelo Gesù, prima che Marcione lo rivestisse di una biografia mitologica sulla Terra, fosse pensato dai primi cristiani crocifisso in cielo oppure sulla Terra. E neppure ci dice chi fossero gli arconti che lo uccisero nel mito originario: se puri demoni o meri strumenti umani dei demoni. Le lettere autentiche dell'uomo chiamato Paolo assicurano soltanto che Gesù era un angelo ''in apparenza di uomini''. Tra gli uomini a cui assomigliava l'angelo Gesù per il primo vangelo (e questa considerazione vale anche sotto la datazione tradizionale, con Marco prima) non ci sono dubbi che Paolo fu quell'uomo destinato a portare sul suo volto il riflesso del volto angelico di Gesù, il volto che così tanto aveva contemplato durante le sue estasi e allucinazioni fino a diventare agli occhi dei suoi veri seguaci quasi una sua seconda natura.

Quindi tre sono le prove che dimostrano la non-storicità di Gesù.

L'Argomento della «Reductio ad Paulum»
La prova più schiacciante secondo me è la seguente:

1) Se Gesù è esistito, il primo evangelista inventerebbe una biografia, simbolica quanto si vuole, ma pur sempre riferita a detti o azioni di Gesù.
2) invece, il primo evangelista opera la cosiddetta Reductio ad Paulum: [1] quello che ha detto, fatto, scritto e immaginato Paolo lo ha simbolicamente e narrativamente riferito a Gesù.
3) il punto 2 dimostra che il primo evangelista non aveva altra fonte di accesso a Gesù che non fosse l'esperienza mistica dell'Apostolo che lo aveva ''visto'' via rivelazioni e visioni.
4) il punto 3 è solo possibile se non c'erano altre fonti di accesso a Gesù.
5) la spiegazione più semplice che spiega la necessità della Reductio ad Paulum nel primo vangelo è che un Gesù storico non era mai esistito.

L'Argomento dell'«Appello ai Soli Vangeli»

 

La seconda prova più schiacciante contro la storicità di Gesù è la seguente:

1) se Gesù era esistito, per confutare il docetismo di Marcione bastava semplicemente portare qualche prova della concreta storicità di un galileo del I secolo di nome Yeshua.
2) quello che vediamo invece, contro il punto 1, è che nessun anti-marcionita portò evidenza a favore della vera, concreta umanità di Gesù ma fece appello unicamente, a tal scopo, solo e soltanto ad uno o tutti di 4 vangeli canonici [2].
3) I 4 vangeli canonici sono solo pure invenzioni letterarie basate una sull'altra - e per giunta mere copie di Mcn, trovando la loro unica ragion d'essere nell'essere reazione a quel primo vangelo.
4) il punto 3 è solo possibile se non c'erano altre fonti di accesso a Gesù.
5) la spiegazione più semplice che spiega la necessità di ricorrere unicamente a correzioni del primo vangelo al fine di correggere il Gesù docetico dello stesso primo vangelo è che un Gesù storico non era mai esistito.

 L'Argomento
«del Silenzio»

La terza prova più schiacciante che elimina la necessità di un Gesù storico è infine la seguente:

1) se un Gesù storico, per quanto marginale, fosse esistito, Paolo avrebbe accennato chiaramente a lui in almeno una o due occasioni, a fronte delle numerose lettere che aveva scritto.
2) invece da nessuna parte nelle epistole c'è la benchè minima chiara evidenza di un Gesù storico.
3) la spiegazione più semplice che spiega l'imbarazzante silenzio di Paolo su di un ipotetico, marginale Gesù storico è che un Gesù storico non era mai esistito. 



Nota che tutte e tre le prove mantengono tutta la loro validità anche se il primo vangelo ad essere stato scritto fosse stato quello di Marco: un'ipotesi che continua a meritare credito ma sulla quale sono sempre più scettico.

Insieme, quelle prove provano oltre ogni ragionevole dubbio che Gesù non può essere stato affatto un personaggio storico.

Dunque quello che rimane da investigare, almeno dal mio punto di vista, è gettare più luce possibile sulla genesi del Vangelo di Marcione. Sotto l'ipotesi che sia Marco il primo vangelo, penso che la ricerca attuale abbia già esplorato ed esaminato a fondo ogni possibilità, al punto che trovo ormai ulteriori riesami dell'evidenza sotto l'ipotesi della priorità di Marco quasi una perdita di tempo, a meno che ovviamente non giunga qualche eccezionale scoperta a proposito di Marco Segreto.

 

[1] Si veda la mia serie di post su T. Dykstra e soprattutto questo prezioso libro di Adamczewski
(2014) che va perfino oltre le conclusioni dello stesso Dykstra (rappresentando praticamente per me le Colonne d'Ercole oltre le quali non si può più scandagliare nulla di veramente nuovo in Marco).

[2] oppure inventandosi di sana pianta leggende su di un Giacomo ''fratello di Gesù detto Cristo'': vedi Egesippo ed Origene.

Nessun commento: